ROMA – DEUS EX MACCHINA
Roma, così immobile e precaria. E’ possibile stupirsi ancora in questa città dove tutto è già accaduto e dove tutto, persino l’arte, sembra consumata dalle maree dei secoli? Io dico di sì. Quando mi immergo nelle sue strade, mi sembra di attraversare una scena sospesa, in attesa di un deus ex machina che risolva una situazione ingarbugliata. Non è uno stratagemma della mente. Mi riferisco a personaggi veri. Donne, uomini e animali che altrove, non esisterebbero nei miei occhi. Hanno sembianze delicate o bizzarre, innocenti o pericolose. Li sento agitarsi nelle loro storie segrete per poi, in un istante, apparire in una luce imprevedibile. Di colpo svaniscono. Tornano ombre sconosciute che parlano di coraggio e amore, con qualche fiore appassito.